La padrona pendant




E’ la più recente new entry.
Nonostante conosca la signora Fegatone da meno di un mese, già si merita un encomio speciale alle olimpiadi del TSO: Ti Sembro nOrmale?

Venerdì mattina, giorno delle pulizie, ho trovato sul tavolo della cucina questo biglietto: “Avrei un favore da chiederti: potresti preparare un piatto di spaghetti per Giulia, che oggi torna da scuola alle 12? Come sugo usa la salsa al pesto Barilla, che è già pronta e così fai prima. Grazie”.

Fai prima un par di biglie.

Lo so che preparare un piatto di spaghetti col sugo già pronto sembra una richiesta innocua… a meno che non si tratti della signora Fegatone.
Dalla signora Fegatone la parte difficile non è fare le cose, ma trovarle. 

La beffarda padrona infatti, ha messo in atto un suo mefistofelico sistema di archiviazione, basato sulla teoria “dell’accordo cromatico a oltranza”; una specie di associazione a delinquere di stampo coloroso, avverso la quale purtroppo non si può far ricorso fino a quando la sentenza non sarà passata in giudicato (e dato che sarà lei stessa a giudicare, non resta che sperare in un atto di clemenza dell’Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica, al quale mi accingo or ora a redigere missiva urgentissima).

O voi che siete persone normali, dove tenete i pacchetti di fusilli nelle vostre case normali? In cucinorium? In dispensorium? Come siete noiosamente prevedibilorium.
La Fegatone li mette nel bagno padronale.
Perché?
Perché la pasta Barilla ha la scatola blu, come gli accappatoi suoi e del marito. Ovvio, no?
Il problema è che lei vuole che cucini gli spaghetti alla figlia Giulia… potrebbero essere vicini ai fusilli Barilla? Maddai...
Gli spaghetti sono Zara… perciò hanno la scatola rossa… rosso di sera bel tempo si spera, rosso di mattina l’incazzo s’avvicina… e infatti, dopo dieci minuti buoni spesi nella ricerca, trovo gli spaghetti vicino ai guantoni da boxe, rossi appunto, del figlio Alessandro.

Ok, spaghetti trovati. Sono a metà dell’opera, meno male.

Manca solo di trovare il pesto Barilla: se la pasta Barilla ha la scatola blu, il pesto Barilla avrà il vasetto blu, giusto? Perché se A sta a C come X sta a Y, perché il pesto non è nel reparto blu della casa?
Perché quei maledetti della Barilla non hanno usato un vasetto blu, ma solo una piccola etichetta blu, che perciò scompare dietro il predominante color verde che appare dal vasetto di vetro trasparente dell’eroico pesto, che quindi la Fegatone ha posizionato sulla libreria, accanto ai libri di giardinaggio. E che ci voleva?

Poi, in effetti, occorrerebbe aggiungere un po’ di sale all’acqua della pasta… dunque… il sale è bianco… nella cuccia del doberman (tappetino bianco) ho già guardato e non c’è, impilato insieme alla carta igienica neppure… vabbè oggi Giulia mangerà insipido. Non è che posso sprecare tutte le volte mezz’ora di tempo a cercare le cose secondo la logica marcia della Fegatone, altrimenti mi iscrivevo al corso di operatore per Sherlock Holmes del Cepu.

Già la settimana scorsa, ho dovuto ribaltare mezza casa per trovare, dopo 19.3 minuti, i guanti di gomma nuovi da usare in bagno: quelli vecchi, rosa, erano rimasti giustamente adagiati sulla scatola portagioie di Barbie, nella camera da letto della padrona, per la bellezza di tre settimane. Poi si sono bucati.
Quindi, lo sa il cielo cosa gli è saltato in mente a quelli della Vileda, non hanno mica deciso di fare i guanti più resistenti, color giallo? E chi cavolo lo sapeva che la povera Giulia Fegatone aveva nella SUA camera da letto, un portafotografie dei Simpson?

E mica son tenuta a sapere che il flacone del Pril gel lavastoviglie è di un rosso più arancione rispetto ai guantoni da boxe e perciò alla scatola degli spaghetti Zara, e quindi può fare perfettamente pendant solo con l’aranciata sanguinella San Pellegrino, nella vetrina sopra la cappa.

E quale grandissimo dirigente ha deciso di fare la scatola dei filetti di salmone Rio Mare opportunamente color salmone, sputato identico alle Superga del marito della Fegatone per poi fare anche la scatola dei filetti di sgombro dello stesso color salmone se è un cavolo di sgombro, facendomi sprecare inutilmente 18.7 minuti nel reparto color sgombro della casa?

“Egregissimo Signor Presidente della Repubblica, signor Barilla, signor Zara, signor Vileda, signor Pril, signor Rio Mare, ma soprattutto lei, signor San Pellegrino, che è santo e avrà le conoscenze,
potreste mica accordarvi in modo di usare lo stesso colore per le confezioni dei vostri prodotti, tipo…non so… sparo a caso… color della dispensa della Fegatone?
Al grido di: “Il colore è uguale per tutti” fareste del bene ai daltonici, a me, alla Fegatone e probabilmente anche ai vostri colli.
Ossequiosamente porgo i miei più trasparenti saluti”.

11 commenti:

  1. Sono morta dalle risate!...però non può essere vero...ci state prendendo in giro?!!!

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    1. Le case sono piene di svalvolati, fidati! Un bacione grande Fortunata, ciao.

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  2. Cioè. Davvero? Ma il Fegatone ce l'hai tu ad andare ad affrontare questi pazzi pazzi clienti!!!

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    1. In effetti vorrei chiedere alla asl uno psicologo... di supporto a loro, ma anche a me! Ciao cara.

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  3. Troppo pazzesco! A me invece capita di non trovare niente dopo che la collaboratrice super efficiente ha messo in ordine... poverina ci prova a dare un senso al mio caos ;-)

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    1. Santa subito... lei intendo:-)) Baciottone Fenice

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  4. Mi hai fatto morir dal ridere... non voglio immaginare cosa diresti entrando a casa mia :-)

    ciao

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    1. Ormai ho gli anticorpi grossi come Boeing, nulla più mi spaventa:-)) Abbraccioni cari.

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  5. Non può essere, è uno scherzo verooooo???? =)))
    Dani

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    1. Vieni con me un paio di settimane, e poi vedi come scherzi anche tu!! Super abbraccione Dani

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  6. È proprio il caso di dire "non può essere vero" 😱😱😱😱

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